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La Storia

La porzione del nostro Istituto rappresentata dalla scuola dell’infanzia e primaria “Don Milani” e dalla secondaria “Sem Benelli” è localizzata nella frazione di San Giusto e, in particolare, nella zona denominata “Villaggio Gescal”. La storia del “Villaggio” ha origine negli anni sessanta, in pieno “boom economico”, periodo durante il quale, in città, aumentò notevolmente la richiesta di forza lavoro e pertanto la conseguente immigrazione di intere famiglie che arrivavano soprattutto dal sud Italia alla ricerca di occupazione.  Correlato a questo flusso migratorio, si evidenziò il problema di fornire alloggi accessibili, a livello economico, a famiglie con situazioni finanziarie precarie. Nacque così l’edilizia pubblica e popolare. Il Villaggio Gescal (ovvero GEStione CAse Lavoratori) si formò come complesso urbanistico particolare, all’interno del quale dovevano essere presenti parrocchia, scuola, farmacia, centro sociale e una struttura commerciale, per dare vita a una comunità autosufficiente e improntata alla socialità. Le case stesse, costruite su tre o quattro piani e dalla tipica pianta a ”stella”, furono dotate di ampi cortili interni, comunicanti, per favorire l’aggregazione tra gli abitanti.  Per quanto riguarda la scuola, inizialmente non esisteva nessuna struttura: si insegnava ai ragazzi in stanze di fortuna o addirittura nei garage delle case popolari. Quando però iniziarono ad aumentare gli alunni, divenne sempre più urgente la costruzione di un edificio idoneo ad accogliere la scuola. Il percorso per arrivare a questa meta fu piuttosto lungo e faticoso, e determinante fu l'apporto di un Comitato che si formò nel Villaggio, del quale fecero parte molti genitori e vide l’impegno in prima persona di Don Giampiero Fabbretti, nominato parroco della neonata chiesa di Sant’Antonio a Reggiana il 29 agosto del 1967.  Si trattava di far fronte alle esigenze spirituali dell’intero Villaggio terminato nel 1966. Fin dall’inizio della sua opera pastorale, Fabbretti guardava con occhi attenti e preoccupati ai problemi della scuola, da pochi anni obbligatoria fino alla terza media. Evidenti erano i gravi fenomeni di evasione dall’obbligo scolastico e abbandoni precoci.  Così il Comitato, sulla base delle esigenze del quartiere, “sposò” la pedagogia legata alla figura di Don Lorenzo Milani, richiedendo non solo la costruzione dell'edificio, ma facendo propri anche i valori fondanti della scuola di Barbiana: scuola a tempo pieno, attenzione ai ragazzi svantaggiati, importanza dell’istruzione come elevazione socio-culturale, abolizione del voto, didattica viva ed educazione al pensiero critico. Il “Villaggio” vide l’inaugurazione dell’edificio nell'anno scolastico 1979/1980: esso ospitava la scuola elementare e media, con annesse palestra e piscina.  Il gruppo docenti che si formò in quegli anni, dimostrò di voler affrontare, con serietà professionale e impegno, le numerose problematiche poste dall’utenza. Gli alunni, in molti casi, provenivano da famiglie con disagio socio-culturale, spesso numerose e con difficoltà di inserimento nel tessuto del paese. Infatti il nucleo più antico di San Giusto e il Villaggio Gescal, sebbene posti in territori confinanti, non riuscivano a “contaminarsi” in modo proficuo e rimanevano chiusi nelle loro singole realtà. Occorreva quindi proporre una scuola accogliente e stimolante, che mettesse in campo strategie e metodologie didattiche adatte. Si operò quindi in tale direzione, dando sempre più forza al team docente, che, attraverso confronti, scambi continui e programmazioni rigorose, arricchiva la didattica attraverso l’organizzazione di gruppi interclasse, di recupero o di livello, con attività di ricerca e laboratoriali, con l’insegnamento individualizzato o a piccoli gruppi. Dopo una prima fase di precarietà del corpo docente, cominciò a delinearsi una certa stabilità e ciò portò all’intitolazione della scuola a Don Lorenzo MIlani, avvenuta il 9 giugno del 1990 e fortemente voluta da un gruppo di insegnanti che riconoscevano le loro scelte educative e didattiche nel metodo milaniano, scelte radicate a loro volta nella storia del “Villaggio”. Nel corso degli anni la composizione del quartiere è andata via via modificandosi, molte famiglie composte da giovani si sono trasferite e attualmente il Villaggio continua ad essere una zona a forte flusso immigratorio, non più interno, ma da tutto il mondo: sono presenti famiglie che provengono soprattutto dalla Cina, dall’India, dal Pakistan, dall’Albania e dal nord Africa. I grandi insegnamenti educativi e pedagogici che ci ha lasciato Don Milani, risultano dunque preziosi e di grande attualità.

La Storia della scuola

La nostra Istituzione Scolastica è stata costituita grazie ad un apposito decreto degli organi competenti in materia. Di seguito alcuni momenti importanti, rappresentati tramite timeline, delle nostre attività più recenti.